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“Sporcarsi le mani”

La cooperativa Hobbit, in partenariato con la Primavera, è titolare di “Ci fosse un maestro”: progetto che ha ottenuto i finanziamenti dal fondo 8×1000 della Chiesa Valdese. L’iniziativa ha la finalità di accogliere, in un ambiente di lavoro protetto, giovani e adulti con fragilità. Si desidera raccontare “Ci fosse un maestro” dando voce agli attori che lo animano. Di seguito la testimonianza di un tutor, cioè di colui che ha il ruolo di facilitatore dell’inserimento lavorativo, che accoglie e accompagna il tirocinante lungo tutto il percorso.

“Durante tutto il periodo del progetto “Ci fosse un maestro”, ho avuto modo di sperimentare la bellezza di stare con adulti e ragazzi che, con difficoltà, si avvicinano al mondo del lavoro. Un’esperienza molto bella, che ha aiutato a crescere non solo i destinatari del progetto, ma soprattutto noi tutor, che abbiamo avuto l’opportunità di lavorare con loro. “Sporcarsi le mani”, condividere il lavoro , sostenersi e andare a fondo a tutte le problematiche che sorgono, sono gli ingredienti fondamentali con cui ho affrontato questo periodo di accoglienza. Occuparsi di persone, che fanno fatica ad inserirsi nel mondo lavorativo, stare loro vicino, accompagnarli nel percorso di crescita umana e professionale, è stata un’esperienza molto significativa e gratificante, che ha reso felici prima di tutto noi tutor!


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