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Radio Notting Hill!

– Ciao Pier Giorgio! A quanto pare questa avventura continua ancora, e con sempre più grinta ed entusiasmo! Perché vi siete voluti rimettere in gioco? – Innanzitutto è nato tutto da una proposta che ci hanno fatto a settembre di questa nuova radio. Abbiamo provato a metterci in gioco in questa storia qui, poi abbiamo vinto un altro progetto, motivo per cui le circostanze ci hanno confermato che dovevamo andare avanti. Abbiamo preso in considerazione questa nuova proposta e ora stiamo cercando di fare un passo ulteriore per diventare sempre di più una radio e un punto fermo della comunicazione per il nostro territorio e per le nostre realtà sanbenedettesi e in giro per l’Italia. – Questo nuovo progetto ha un nome tutto nuovo, Radio Notting Hill. Perché l’avete chiamata così, che significato ha? – L’abbiamo chiamata Radio Notting Hill perché la nostra radio si contrappone a quella che è la comunicazione mediatica e a quella che è la catena di notizie che riempiono in giornali, media, social, instagram, facebook, twitter. Perché si chiama Radio Notting Hill? Se avete letto il Napoleone di Notting Hill di Chesterton, avrete letto che il Napoleone protegge la sua via dai grandi conquistatori e dai grandi capitalisti. E’ anche un po’ il manifesto del distributismo. La sua via si chiama Pump Street (e ci ritorna in mente per il nostro piccolo negozietto). Cosa c’entra “Pump Street” con la radio “Notting Hill”? Noi siamo un pezzo di terra libero da tutte le pressioni esterne che ci arrivano dal di fuori, dai social, dal mondo, che che non ha paura di affermare sempre la Verità. – Quali sono gli argomenti che tratterete? Puoi farci qualche spoiler? – Ci siamo divisi in categorie. Ne abbiamo diverse e già questa è una bella novità. Come ad esempio storie di santi disegnate che potrete vedere su youtube, quindi per la prima volta non solo racconteremo la storia, ma ci sarà anche un riscontro ottico. Ci sarà la rubrica sulle piccole realtà perché vogliamo avere un contatto col nostro territorio. Una rubrica sull’attualità per dare insieme un giudizio sulla realtà che viviamo: parleremo di vaccini, di COVID, parleremo di libertà di espressione, di DL Zan. Ci sarà da divertirci.

– Raccontaci qual è il tuo ruolo all’interno di questo progetto. – Sto facendo tirocinio in cooperativa. Tengo sotto controllo quello che noi possiamo fare nel progetto, quali sono le opportunità che ci offre. Cerco anche di capire guardandomi intorno cosa potrebbe essere bello fare come trasmissioni in diretta e cerco piano piano di intuire come realizzarlo tra amici e quindi far partire queste piccole barche che poi andranno ad essere le nostre trasmissioni e il nostro operato. – E ora andiamo al nocciolo… Perché tutto questo? Quale fine avete nel portare avanti un progetto così impegnativo? – Il nostro fine è una piccola contrapposizione a quella che è la comunicazione e quelle che sono le mode. Il nostro fine è dire la Verità. Di non aver paura di dire la Verità ed essere missionari tramite questa nostra radio, portando quello che Cristo ci ha insegnato, la nostra fede nel campo della comunicazione. Le due cose non possono essere separate. Dire la verità oggi e far sentire una voce chiara e limpida alle persone, può essere una grande opera missionaria, e un buon modo di vivere il cristianesimo oggi. – E noi siamo con voi! Grazie Pier Giorgio per questa breve intervista, alla prossima!

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