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“ The Shire “

Nel Centro Educativo “La Contea” si sono conclusi i laboratori di educazione ambientale rivolti ai bambini da 4 a 10 anni e con essi giunge a termine anche il progetto “The Shire – un luogo per conoscere il mondo” svolto con il contributo derivante dai finanziamenti dell’8X1000 della Chiesa Valdese.

Gli ultimi 3 laboratori, svolti il 26 maggio e il 4 e 9 giugno, hanno visto la partecipazione di circa 15 bambini da 4 a 10 anni. I partecipanti, suddivisi per fasce d’età, hanno avuto la possibilità di sperimentarsi nel trekking lungo i Sentieri Piceni, che costeggiano il luogo di realizzazione del progetto, e in attività manuali riguardanti i sementi, le farine e la produzione di biscotti. La metodologia adottata è stata quella dell’apprendimento esperienziale: ogni partecipante ha avuto l’occasione di osservare, fare, manipolare ed essere protagonista dell’attività.

Il progetto “The Shire – un luogo per conoscere il mondo” è stato realizzato da tre Enti che hanno lavorato in sinergia: la cooperativa sociale Capitani Coraggiosi (titolare), la Hobbit e l’associazione AsinoPiceno. Ha avuto un riscontro positivo durante tutti i 12 mesi di esecuzione nonostante le difficoltà generate dalla pandemia in corso.

The Shire ha reso possibile l’attivazione di tirocini di inclusione sociale a favore di 3 ragazzi ultrasedicenni, utenti della Capitani Coraggiosi, che si trovano a vivere in situazione di disagio.

Sono state organizzate anche 5 uscite sul territorio a cui hanno preso parte i bambini e i ragazzi frequentanti il Centro Educativo accompagnati da genitori ed educatori.

Infine sono stati realizzati 10 laboratori di educazione ambientale rivolti ai bambini da 4 a 10 anni.

The Shire ha preso avvio in un momento storico particolare, nel giugno 2020, subito dopo la riapertura post lockdown, esso ha rappresentato, per molti minori e giovani, l’occasione per tornare alla vita normale dopo numerose settimane trascorse in casa. Ha avuto un impatto sociale di notevole importanza: oltre alla promozione della tutela ambientale, il progetto ha favorito occasioni di socializzazione a contrasto dell’emarginazione e il disagio acuiti durante il lockdown.

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