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Marcellino… che spettacolo!

Aggiornamento: 4 set 2023

29 giugno 2023

Giovedì 29 giugno, il Centro Educativo “La Contea”, è stato teatro della rappresentazione “Marcellino...che spettacolo!”, messo in scena dai bambini della scuola primaria G.K. Chesterton. Liberamente tratto dall'omonimo film “Marcellino Pane e Vino”, la storia, ambientata nella Spagna dell'800, racconta di un bimbo di pochi giorni trovato in una cesta, fuori dalla porta di un convento di frati che decidono di crescerlo come un figlio. Gli anni passano e Marcellino diventa un bambino di cinque anni, robusto e forte, che tratta tutti e dodici i frati come dodici padri; i giorni per lui trascorrono tranquilli in convento finché non farà un incontro straordinario che gli cambierà per sempre la vita.

La bellissima storia dell’orfanello spagnolo, tramandata oralmente da coloro che avevano assistito al prodigio, divenne famosa. Molti genitori la sera prima di mettere a letto i bambini, raccontavano ciò che Gesù aveva fatto per Marcellino. Questa storia ci insegna che il cristianesimo consiste innanzitutto nell’avere un rapporto di confidenza con Gesù, come lo ebbe il piccolo Marcellino.

L’evento è stato organizzato dalla Cooperativa Capitani Coraggiosi in collaborazione con la Compagnia dei Tipi Loschi nell'ambito del progetto GOO – Giovani all’opera.

Ecco qui di seguito una testimoniana:

Commozione, gratitudine e qualche risata, ieri, alla festa del beato Piergiorgio Frassati. Come mamma di una delle piccole protagoniste, ho vissuto in prima linea lo spettacolo già da qualche settimana in preparazione. I nostri bimbi, alunni della scuola elementare Chesterton, neonata dell'omonima opera, hanno messo in scena la storia "Marcellino pane e vino" che noi non più giovanissimi, conosciamo bene perché cresciuti con la visione del noto film in bianco e nero visto e riviste in TV insieme ai nostri genitori. Commozione perché gli occhioni del protagonista Marcellino/Michele ci ricordano la familiarità e la confidenza con Gesù, amico buono, che abbiamo imparato da piccoli. Noi adulti non dovremmo mai dimenticare. E il suo abbraccio che, come diceva la storia, prende tutto quello che noi offriamo col cuore, anche il pesce sporco di polvere che Marcellino amorevolmente gli portava. Gratitudine per questa scuola voluta da alcuni di noi genitori e portata avanti con amore dedizione e serietà dalle nostre maestre e dai membri dell'opera. Grazie infine a chi in maniera del tutto gratuita ha voluto trasmettere la propria passione per il teatro ai nostri figli che hanno risposto con entusiasmo e serietà, perfettamente calati nelle loro parti sono stati capaci di farci ridere e commuovere. Se, come dice Chesterton, la riconoscenza è la misura di ogni felicità, ieri sera siamo tornati a casa estremamente felici e grati.

Francesca Capecci



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