Venerdì 21 giugno, presso il Centro Educativo “La Contea”, si è tenuta una conferenza dal titolo “Rivoluzione Eterna” che ha visto protagonista il docente universitario a Dublino, Angelo Bottone, introdotto dal presidente della Società Chestertoniana Italiana, Marco Sermarini.
La serata è stata dedicata anche al ricordo di un caro amico: Aidan Mackey il quale ha dedicato quasi tutta la sua vita a far conoscere il lavoro ed il pensiero di Gilbert Keith Chesterton. Ha tenuto accesa la fiamma del pensiero e dell'opera del Nostro Eroe quando tutti o quasi tutti l'avevano dimenticato, e per tener desta la Rivoluzione Eterna ha speso tempo, denaro, energie senza risparmio.
Gilbert Keith Chesterton, con l'amico Hilaire Belloc e il domenicano padre Vincent McNabb, sono i principali fondatori del distributismo. Studiando i problemi dell’Inghilterra post industriale, arrivarono a prevedere l’alleanza tra capitalismo e socialismo, che tanto caratterizza l’economia contemporanea. Il capitalismo e il socialismo in realtà non sono teorie opposte; l’una è la continuazione dell’altra, mentre il distributismo si oppone ad entrambe.
Il capitalismo tende a concentrare la proprietà nelle mani di pochi e il socialismo prosegue quest’azione concentrando la proprietà nelle mani dello Stato. Per il distributismo, al contrario, una società giusta può sussistere solo a patto di ripristinare l’ordine tradizionale, cioè quello che vede la famiglia proprietaria di casa e terra, economicamente autonoma e stabile sulle proprie gambe, esercente attività imprenditoriali in cui i protagonisti non siano “dipendenti” ma cooperatori, persone realmente libere e responsabili. Il distributismo è possibile ed esiste tuttora. Dagli esempi più noti come la "Cooperativa Mondragon" attiva nei Paesi Baschi che coinvolge circa 289 cooperative, al Chesterton Center in Sierra Leone fino alle nostre cooperative a San Benedetto del Tronto che si occupano di educazione, lavoro, sport, formazione e assistenza, in una forma di reciproco sostegno tutta da riscoprire nel nostro tempo.
È venuto il tempo del distributismo: una soluzione antica ma sempre nuova, quindi eterna!
Il distributismo non è una politica economica ma una visione del mondo che poggia sugli insegnamenti della Dottrina sociale della Chiesa Cattolica.
Ecco qui di seguito la testimonianza di una ragazza che ha conosciuto Aidan Mackey:
La proposta di scrivere questo articolo mi è arrivata per caso, ma sono stata contenta di parlare in particolare di questo incontro perché si parlava di una persona a me carissima, ossia Aidan Mackey. Infatti con lui ho avuto un rapporto molto bello, seppur vedendoci raramente, il pensiero per lui c’era sempre e lo stesso era da parte sua per noi. Ho avuto la fortuna di andare in Inghilterra per festeggiare con lui il suo 100esimo compleanno: è stato bellissimo perché sono riuscita a capire, in minima parte, il lavoro che aveva fatto per diffondere Chesterton. Emblematico è l’episodio che mio padre ha raccontato: durante il suo viaggio in Italia ha regalato un opuscolo su Chesterton da lui scritto. È veramente riuscito a tenere accesa la fiaccola.
Mi ha fatto riflettere perché noi non siamo missionari, è come se aspettassimo che la gente venga da noi, invece noi dovremmo diffondere il messaggio di Cristo, le storie dei Santi quindi il pensiero di Chesterton in questo caso specifico. Gli ho voluto tanto bene e sono sicura che continuerà ad aiutarci anche dall'alto. Un altro tema toccato durante la conferenza è stato quello del distributismo, grazie al mitico Angelo Bottone, che ci ha spiegato in maniera concreta la filosofia e il pensiero economico di Belloc e Chesterton.
È una persona di grande umiltà infatti ci ha ripetuto più volte durante l'incontro che la realizzazione del distributismo è proprio nella stessa nostra opera e ha ribadito che il modo migliore per comprare il nuovo terreno è quello che già stiamo attuando: unire le nostre forze e chiedere di aiutarci a costruire il nostro piccolo mondo buono. In conclusione è stata una serata bellissima che ha potuto dare a tutti un degno ricordo del nostro amico Aidan e spero che possa spronarci ad applicare il distributismo nella vita di tutti i giorni.
Maria Chiara Sermarini
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