"La figura dell'anarchico nella Sagrada Familia", incontro con l'architetto Chiara Curti
- La Contea
- 30 giu
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Venerdì 27 giugno, presso il Centro Educativo "La Contea", gli organizzatori della festa del beato Pier Giorgio Frassati hanno proposto una giornata tutta dedicata alla grande opera di Antoni Gaudi: la Sagrada Familia. Il tutto è iniziato nel tardo pomeriggio, quando il sole, sebbene ancora caldo, iniziava a dare un po' di tregua, lasciando spazio ad un leggero venticello. Nel grande campo da calcio della Contea, è stata allestita la mostra "Le scuole provvisorie della Sagrada Familia". Si trattava di una scuolina costruita con lo scopo di far felici gli operai che avevano parte nel Cantiere della Cattedrale. Gaudì, infatti, non si limitò a seguire il cantiere nella sua architettura, ma andò tanto a fondo nel suo lavoro, da poter pensare alla felicità dei suoi operai. Non voleva professionisti specializzati perché il popolo era il vero costruttore in ciò che sapeva fare e alla maniera di come lo sapeva fare. Il fulcro di tutto era che ogni persona venisse edificata da ciò in cui stava mettendo le mani.
Dopo una buona cena al fresco della Contea, è stato il momento della conferenza presieduta dall'architetto Chiara Curti, ricercatrice e docente presso la facoltà Gaudì a Barcellona, la quale, con passione ha mostrato la bellezza dell'opera di Gaudì e il suo messaggio.
Ecco qui di seguito la testimonianza dell'architetto Maria Rosaria Danza:
Il 14 aprile 2025, l'architetto Antoni Gaudí è stato dichiarato Venerabile dalla Chiesa Cattolica, un passo importante verso la sua possibile beatificazione. Gaudí è stato riconosciuto per le sue virtù eroiche e per aver dedicato la sua vita alla costruzione di un capolavoro, la Sagrada Familia a Barcellona, un’opera ispirata da Dio e con uno stile difficilmente descrivibile.
Venerdì 27 giugno abbiamo avuto la possibilità di capire per il tramite delle competenti e appassionate parole dell’architetto Chiara Curti alcuni dei messaggi contenuti nella chiesa Espiatoria (costruita solo grazie a elemosine e donazioni) della Sagrada Familia.
Gaudí, che non vide il compimento della sua opera, lasciò realizzato il portale dedicato alla Madonna del Rosario: e lì, alla destra di Maria, tutta ricoperta di rose, appare una piccola immagine di un uomo moderno… un vero anarchico artefice di una strage.
Perché raffigurare una simile persona sul punto di scagliare una bomba?
La Curti spiega che “L’anarchico – rappresentato molto più piccolo dei santi – guarda la Madonna e ha sotto di lui un essere deforme, un rettile antropomorfo che gli offre una bomba Orsini, la bomba sferica tipica degli attentati anarchici, ma lui non tocca la bomba. Quella di Gaudí sembra una profezia, o una preghiera: «Neanche io ti condanno; va’ e d’ora in poi non peccare più».
Gaudi, nell’edificazione dell’enorme struttura, cercherà e otterrà di renderla animata e viva con la partecipazione attiva del popolo nella sua componente più umile. I calchi in gesso dei corpi delle donne popolane del quartiere, degli operai, degli scalpellini saranno le sculture di Sante e Santi.
Riprendendo sempre la Curti, “Gaudì scegliendo di plasmare il quotidiano, permette a tutti gli aspetti della vita quotidiana di vivere in una luce eterna, senza tramonto, senza inverno. […] E lo farà attraverso un’umanità che, scolpita sulla facciata, partecipa alla storia della salvezza.”
Gaudì, profondamente immerso nel suo tempo, a seguito della distruzione delle scuole religiose e alla chiusura di quelle laiche per le contestazioni della Settimana Tragica di Barcellona nel 1909, con i suoi risparmi costruì all’interno del perimetro del Tempio, dove si sarebbe dovuto erigere un giorno la navata centrale, una scuola per i figli degli operai che mentre lavoravano nella Sagrada dall’alto delle impalcature li potevano vedere crescere. Dove sarebbero state le odierne grandi colonne arboree, si popolò di bambini. Una piccola scuola di mattoni, dal tetto curvilineo, la cui pianta rappresenta tre cuori incrociati: i cuori della Sagrada Familia- Gesù, Maria e Giuseppe.
La cura per l’accoglienza dei bambini e la vita degli operai, la sperimentazione di un metodo didattico esperienziale apprezzato anche da Maria Montessori, le visite guidate al cantiere con impalcature adattate al flusso dei visitatori sono elementi, voluti da Gaudì, e importanti come le pietre e le decorazioni.
La costruzione della cattedrale, consacrata da Papa Benedetto XVI nel 2010, continua ancora oggi, tutti possono prendere parte alla sua edificazione, la Sagrada Familia deve rimanere un’opera viva per continuare a compiersi come la nostra vita.