Giovedì 27 giugno al Centro Educativo “La Contea” si è respirata un’aria dal tipico sapore sambenedettese, non solo per lo squisito pesce che dal mattino tanti ragazzi stavano sfilettando e più tardi friggendo, ma soprattutto per l’antica atmosfera creata dalle splendide vele delle vecchie lancette, dalle reti, dai bellissimi “giochi di una volta” esposti, dalla mostra di un uomo che ha aiutato tanto la vecchia San Benedetto, Mons. Francesco Sciocchetti. E così per la cena in perfetto stile sambenedettese, tanta gente è accorsa in Contea, desiderosa di rivivere una bellezza troppo preziosa per essere dimenticata, ma che va custodita e ricordata anche ai giovani.
I ragazzi di Radio Notting Hill, in collaborazione con l’Associazione Teatrale Ribalta Picena, hanno animato quella che si è rivelata essere una piacevole serata al fresco della Contea, allietata da musica, poesie, scenette e tante risate.
Infine si è tenuta la proiezione del documentario sull'ex Stadio Ballarin realizzato dai giovani di Radio Notting Hill.
Ecco qui di seguito una testimonianza sulla serata:
La serata del 27 è stata pensata da noi giovani di Radio Notting Hill, in particolare da noi del gruppo Piccole Realtà. Il nostro desiderio è stato quello di far riscoprire le vecchie tradizioni del nostro popolo, le quali, purtroppo, con il tempo sono andate perdute. Io nello specifico ho contribuito a preparare la mostra su Don Francesco Sciocchetti e, successivamente, a spiegarla insieme ad alcuni dei ragazzi del gruppo.
Mi ha colpito molto riscoprire la tenacia dei sambenedettesi in un'epoca dove non c'era tutto quello che abbiamo noi oggi, anche se, paradossalmente, le cose veramente importanti, che spesso oggi mancano, all’epoca erano date per scontate: mi riferisco alla vita in comunità, all’aiuto reciproco tra famiglie, ad uno sguardo che andava ben oltre le pareti della propria casa. Oggi invece, e forse è proprio questo che abbiamo perso, noto che ognuno cerca di fare la propria vita il più possibile lontano dagli altri, che spesso diventano un fastidio, e questo è molto triste. Penso quindi che occorra ritrovare questa ottica buona, questa carità ed imparare da loro.
Elisa Poli
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