3 luglio 2022
Il 3 luglio si è tenuto il V Concorso Chesterton con le premiazioni dei lavori presentati e un avvincente duello filosofico ai quali hanno partecipato come protagonisti gli studenti della nostra scuola libera Chesterton e altre realtà educative. Alla sera, invece, è intervenuto in video chiamata Rodolfo Casadei, giornalista e inviato speciale di lungo corso. Rodolfo ci ha descritto in modo molto chiaro le mutazioni antropologiche contemporanee, le grandi questioni internazionali, le divisioni nel mondo cattolico, l’Occidente di fronte al terrorismo islamista, facendo da bastian contrario non per partito preso, ma per onestà verso i fatti, verso una realtà più grande di noi.
Ecco qui di seguito la testimonianza di una nostra prof delle superiori.
La felicità è un’avventura a testa in giù! Questo il titolo del concorso Chesterton 2022, un percorso che ha visto come protagonisti bambini, ragazzi, insegnanti ed educatori, che hanno accettato la sfida di mettere a tema la felicità alla maniera chestertoniana: prendendola appunto come un’avventura, che ci viene incontro in ogni nostra giornata, attraverso le piccole ma grandi cose che la realtà ci offre. Dalla consapevolezza che tutto intorno a noi è un dono, e anzi, che noi stessi lo siamo, scaturisce quello stupore ricolmo di gratitudine di cui le opere di Chesterton costituiscono un chiaro esempio, un prezioso punto di riferimento per parlare di felicità anche ai più giovani. L’idea di dedicare il concorso di quest’anno all’avventura dell’essere felici, è nata dalla volontà di approfondire il lavoro già avviato sul tema della felicità in tutta l’Opera Chesterton, grazie alla canzone di Chieffo “Sulla collina”. Come organizzatori siamo partiti, quindi, dalla volontà di coinvolgere in prima persona i bambini e i ragazzi a cui il concorso è rivolto, per aiutarli a riflettere sulle grandi domande del cuore, i loro desideri, il senso di stupore provato davanti alle piccole cose da non lasciar scivolare nell’abitudine. E, parlo soprattutto per me, ci siamo ritrovati a mettere a tema anche noi stessi, il nostro modo di vivere, il nostro sguardo sulle cose e soprattutto sui nostri ragazzi. Abbiamo proposto il concorso alle nostre opere e alle scuole o doposcuola del circondario, che condividono con noi l’avventura dell’educazione. E i ragazzi hanno risposto con entusiasmo! Grazie agli stralci selezionati delle opere dello scrittore inglese, hanno prodotto elaborati artistico-letterari molto allegri e originali, che rispecchiano l’essenza della felicità letta tra le righe dei testi chestertoniani. Questa edizione inoltre, grande novità, ha coinvolto gli studenti del triennio della scuola Chesterton nella preparazione di un dibattito sul tema! Invece di partecipare al concorso nazionale di filosofia, Romanae Disputationes, ho pensato questa volta di fondere i due concorsi e di far lavorare i ragazzi preparandoli a sostenere una tesi oppure un’antitesi. “La felicità è un’avventura a testa in giù” è stata la tesi, sostenuta dagli studenti del terzo superiore, mentre l’antitesi, “La felicità è un’avventura a testa in su”, è stata portata avanti dagli studenti della classe quarta; guidati dai più grandi del quinto superiore. Ho avuto modo di lavorare con le classi coinvolte qualche ora la mattina a scuola, ma il percorso del nostro lavoro non è stato semplice, perché costellato di imprevisti di ogni genere e sovrastato, a volte, dal nostro essere indaffarati col ripasso degli argomenti per gli esami di idoneità. Per cui la premiazione, prevista inizialmente per il 13 maggio, è slittata al 3 luglio! Ma non ci siamo scoraggiati. Ci siamo ritagliati del tempo, nei caldi pomeriggi di fine giugno, per dedicarci alla ricerca di materiale, al buttar giù contenuti e alle prove di esposizione delle fasi del dibattito. Un percorso in salita, come in collina, ma solo così si arriva alla meta, quella giusta. I ragazzi sono stati seri, partecipando (quasi!) tutti, mettendo a frutto ciascuno i propri talenti personali. Il tardo pomeriggio di domenica 3 luglio si è svolta la premiazione dei lavori presentati al concorso e si è tenuto l’atteso dibattito, il certamen chestertoniano. Anche se in assenza del giudice Rodolfo Casadei, il quale ci ha inviato comunque un video di saluto. Sfidando il caldo e l’emozione del palco, gli studenti di terzo e quarto superiore hanno portato avanti le proprie tesi, ma soprattutto si sono misurati con un tema fondamentale, la ricerca della felicità, mettendo in gioco tutto di sé e riportando a casa una bella esperienza di crescita.
Cristina Pavone
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