top of page

La confraternita: questo è il modo dei cristiani



Sabato 8 e domenica 9 febbraio presso il Centro Educativo "La Contea", in occasione dell'annuale Chesterton Gala, sono stati organizzati due momenti di riunione e condivisione tra tutti gli amici e i sostenitori di questa grande opera, l'opera Chesterton. Un’occasione per dare un giudizio a ciò che accade quotidianamente all’interno delle varie opere.

L'evento è stato organizzato dall'Associazione San Giovanni Paolo II all'interno del progetto "Un bene per tutti".

Un centinaio di persone provenienti da tutta Italia hanno partecipato calorosamente a questi due incontri legati dal filo rosso dello stesso Gala: “Questo è il modo dei cristiani: lanciare i cuori ogni oltre certezza per guadagnare ciò che il cuore desidera”. Il modo dei cristiani di cui parla Chesterton è quello di vivere una comunione in ogni ambito della vita e del lavoro. Questa amicizia consente di fare memoria in ogni momento di ciò che il cuore desidera generando una modalità nuova di vivere le circostanze del proprio lavoro. La scuola Chesterton non sarebbe così se non appartenesse a questa grande opera, e questa opera non sarebbe così se non avesse alle spalle un'avventura condivisa con tante altre persone di realtà differenti. Questo è il modo con cui i cristiani affrontano la vita perché il Cristianesimo ha qualcosa da dire su tutto.

Infatti, durante la prima mattinata, svoltasi all’interno del caldo e accogliente salone della Contea, si è tenuto un dibattito, scandito da varie testimonianze, riguardo il soggetto di cui ci si prende cura: l’opera, le persone che si incontrano nei vari servizi, le persone con cui si lavora, quelle che lavorano nelle altre opere e comprendere cosa accade quando questo avviene.

La seconda mattinata, invece, ha visto protagonisti i giovani accolti nelle diverse opere e la loro piccola, ma incisiva esperienza. Questi ragazzi, coinvolti e guidati dagli adulti, hanno risposto positivamente ad una proposta, vivendola fino in fondo senza riserve, e ora lo raccontano con entusiasmo, soddisfazione e gratitudine.

Ecco qui di seguito la testimonianza di una giovane partecipante:

 

Sono diverse le cose che mi hanno colpito di questi due giorni di Confraternita. La prima fra tutti è che tutti possono essere utili, aiutare e contribuire all’opera, anche chi si occupa di un lavoro strettamente manuale come i giardinieri. Questo è bello perché emerge chiaramente che il punto non è cosa si fa ma il soggetto, l’uomo nella sua interezza. La seconda riguarda invece l’accompagnarsi nel lavoro. Ho chiara l’importanza della preparazione che ci vuole nell’affrontare un lavoro e anche il giudizio finale che mi aiuta a fare un punto su ciò che ho fatto. Spesso però accade che rimaniamo soli durante il lavoro, nel fare, appunto. Guardarci tra di noi mentre siamo in azione, spronarci e correggerci, fa la differenza e porta più frutto alla fine. Sono molto felice di aver partecipato a queste due giornate in Contea. Grazie agli organizzatori!

Commentaires


bottom of page